Centro storico di Citerna

COMUNI dell'UMBRIA:

Altre emergenze architettoniche e culturali:

Comune dell'alta valle del Tevere, Citerna sorge su una collina alla confluenza dei torrenti Sovara e Cerfone; in una zona ricca di acqua e di verde, al confine con la Toscana.
Lungo le mura di cinta e dalla piazza, si gode infatti di una vista straordinaria dell’anfiteatro naturale (da nord a sud) costituito dai monti La Verna e Sibillini.

[img_assist|nid=758|title=Citerna|desc=(Credit foto: Wikimedia commons Ceccomaster)|link=none|align=center|width=450|height=338]
In origine il suo nome era Castrum Sobariae ed il nucleo più antico del borgo coincide con l'acropoli romana. Intorno al Duecento la popolazione crebbe insediandosi lungo la strada principale del paese, sotto la quale si trovano le cisterne d'acqua, la cui presenza ha dato il nome definitivo al borgo. Si tratta di sette recipienti (tanti ne sono stati censiti, ma sicuramente ce ne sono altri) costruiti o scavati sotto terra per il recupero delle acque piovane.1

Tra il XIII ed il XIV secolo fu innalzata la cinta muraria di Citerna. Ancora oggi è possibile percorrere, sui lati est ed ovest, i camminamenti medievali, con aperture a tutto arco perfettamente conservate. Due erano le porte di accesso in città: a nord Porta Fiorentina ed a sud Porta Romana.

Nella storia della città fu importante la signoria della famiglia Vitelli di Città di Castello, iniziata a partire dai primi del Cinquecento e durata due secoli. Nell'arco di questo periodo Citerna si arricchì di monumenti ed opere d’arte.2

Entrando da Porta romana, si trova l'ex Monastero francescano di Santa Elisabetta, oggi sede degli uffici comunali, e l'annessa Chiesa di San Francesco. Lungo il corso, che conduce alla piazza principale intitolata a Scipione Scipioni, si può ammirare il palazzo quattrocentesco Prosperi-Vitelli, nel cui salone si conserva il camino degli Innamorati (XVI secolo).
Il caminetto presenta un grande portale montato su pietra serena ornata da bassorilievi. Esso ha due nicchie laterali, su ciascuna sedeva un innamorato che il fuoco centrale separava dall'altro di modo che potessero parlarsi senza toccarsi.

Si affaccia sulla piazza la Torre civica, con un orologio, del XVI secolo, a incastri meccanici in legno. Di fronte alla torre, in posizione elevata, spicca la Chiesa di San Michele Arcangelo.

Citerna è ricordata nei testi di storia per aver accolto Giuseppe Garibaldi e le sue milizie, dopo la caduta della Repubblica Romana, nel 1849. Garibaldi, che si ritirava verso Ravenna, fissò il suo quartier generale proprio presso il convento di San Giovanni, appartenente all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini.3
  • 1. La cisterna più grande può contenere 450 metri cubi; essa è visibile negli Ammassi dell’ex convento francescano, oggi sede del Comune. Cfr. http://www.settemuse.it, visitato il sito nel mese di novembre 2012.
  • 2. I testi ricordano che proprio nel palazzo di famiglia, morì, nel 1556, il condottiero Alessandro Vitelli. Cfr. http://www.treccani.it/enciclopedia/vitelli-alessandro-marchese-di-cetona/; sito visitato il mese di novembre 2012. Per maggiori informazioni sulla storia di Citerna si rimanda al sito http://www.medioevoinumbria.it, visitato il mese di novembre 2012.
  • 3. Il convento, sorto nell'anno 1563, venne soppresso dopo l'Unità d'Italia, come testimoniato dalla documentazione prodotta e conservata. Si veda Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche; sito internet http://siusa.archivi.beniculturali.it; visitato nel mese di novembre 2012.
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