Villa Monticelli

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Edifici abitativi:

Appena fuori Perugia, attraverso un tortuoso viale alberato a mezza collina si raggiunge Villa Monticelli. Il complesso è ubicato su di una propaggine collinare del Monte Pecoraro dominante la valle del torrente Rio, al margine tra aree agricole d’altura e aree boschive.

[img_assist|nid=791|title=Villa Monticelli|desc=(Credit foto: http://www.matrimonio.com)|link=none|align=center|width=450|height=338]
Il complesso risale al periodo medioevo in cui era il monastero cistercense di S. Petronilla, successivamente soppresso1 e dopo alcuni passaggi di proprietà, divenuto residenza nobiliare di Francesco Maria Rosa. Più tardi passerà al pittore perugino Annibale Angelini e poi al Conte Salvatori.

L’aspetto attuale gli viene conferito dall’intervento di Francesco Maria Rosa che nella seconda metà del Settecento ampliò l’edificio preesistente, che corrisponde oggi al corpo centrale della villa, con due ali unite tra loro da un portico addossato all’edificio principale. La nuova conformazione a C viene conclusa da un loggiato disposto lungo il lato Sud- Ovest della corte per tutta l’ampiezza del prospetto. La villa si sviluppa su tre piani più un mezzanino ubicato sotto il piano nobile. I fronti presentano aperture disposte in maniera regolare, quelle del prospetto principale si distinguono per un coronamento a timpano triangolare e curvo alternati.

All’interno della villa significative sono le decorazioni affrescate di A. Angelini .

L’area esterna è di particolare interesse per il suo impianto a terrazzamenti caratterizzato da sostruzioni imponenti che conferiscono monumentalità al complesso ed anche per aver mantenuto nel tempo il disegno originale dei giardini.

Il terrazzamento più alto, dove è ubicata la villa, si compone anche della casa del custode che si trova di fronte al prospetto d’ingresso e, al lato opposto, dal primo giardino costituito da aiuole di bosso e lauro ceraso dalle linee curve, ornato da fontane, statue, e pini marittimi. Il terrazzamento si conclude a valle con un doppio muraglione che incanala l’originario viale d’ingresso della villa. Da qui si scende con una doppia scalinata al secondo ripiano del giardino all’italiana suddiviso in quattro spazi, a loro volta quadripartiti, da siepi di bosso. Alle due estremità del giardino le siepi circondano un vascone ovale; lungo il lato occidentale fa da testata l’edificio della limonaia. Due coppie di rampe doppie conducono al terrazzo inferiore oggi incolto ma che nell’Ottocento era costituito da un grande giardino rettangolare al centro del quale se ne allineava un altro triangolare.

Attualmente la villa è di proprietà privata ed è utilizzata come residenza e saltuariamente utilizzata per eventi culturali e banchetti.2 Collegata alla villa è l’azienda agricola “Tenuta Monticelli” che produce olio biologico, ciliegie, seminativi.3

  • 1. Secondo la tradizione le monache cistercensi nel 1304 porsero a Papa Benedetto XI in visita a Perugia dei fichi avvelenati dei quali lo stesso morì. Attualmente il papa Benedetto XI è sepolto in San Domenico a Perugia in un bellissimo mausoleo marmoreo alla destra dell’altare maggiore. Sarebbe proprio in seguito a questo evento delittuoso la curia chiuse il convento e vendette il bene al Capitano Francesco Della Rosa.
  • 2. Cfr. http://www.villamonticelli.it/
  • 3. Le informazioni riportate sono tratte dallo "Studio di fattibilità. Rete regionale per la valorizzazione di ville, parchi e giardini nel paesaggio rurale. Servizio promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici" della Regione dell'Umbria
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