Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

COMUNI dell'UMBRIA:

Architettura secondo il periodo:

Edifici religiosi:

La chiesa dei santi Pietro e Paolo, la più antica di Fossato, venne edificata su iniziativa di san Rinaldo agli inizi del 1200, il santo vi unì un piccolo eremo del quale, per qualche tempo, fu eletto loro priore.

[img_assist|nid=821|title=Chiesa dei Santi Pietro e Paolo|desc=(Credit foto. Panoramio Michele Bianchi)|link=none|align=center|width=450|height=338]
L'edificio religioso, per la sua posizione al di fuori del centro abitato, fu senz'altro costruito prima del "castrum", scavandolo nella roccia ad est e a nord. Era affiancato in origine dall'abitazione degli antichi monaci, cui si accedeva anche dall'interno della chiesa attraverso una ripida scala ancora scavata nella roccia, si affacciava (e si affaccia) su una piazzetta tipicamente medievale.

Architettonicamente la chiesa presentava un unica navata mediana ripartita in due campate da un contrafforte interno sostenente un arcone di cintura della sovrapposta volta a botte a sesto acuto. Nel corso del XIV secolo la chiesa venne ampliata aggiungendo le cappelle laterali.1

[img_assist|nid=822|title=Chiesa dei Santi Pietro e Paolo|desc=(Credit foto: http://www.unitapastoralefossato.it)|link=none|align=center|width=450|height=338]
Partiti i monaci, e convertito l'eremo in abitazione secolare, la chiesa divenne plebana, e tale rimase per molti secoli, fin quando, nella seconda metà del XIX secolo, la necessità di aver una chiesa di più ampie dimensioni fece spostare la Pievania dalla chiesa di san Pietro e Paolo a quella di San Sebastiano.2


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Seguirono anni di abbandono ed incuria in cui vennero persi irrimediabilmente alcuni affreschi, fra i quali un trittico a tempera, situato sull'altare maggiore, nel cui mezzo era dipinta Maria con Gesù, a destra San Pietro, a sinistra San Paolo di Pietro Paolo Agabiti di Sassoferrato.

Vennero inoltre dispersi degli arredi sacri, quali una croce parrocchiale in rame dorato con riporti in lastre di argento cesellate e smaltate con la data del MCCCXXVII ed un calice in rame dorato e alzato a cesello con sei figurine di santi a bassorilievo in argento,opera del XV secolo.3

La chiesa è stata infine restaurata e riaperta al culto esattamente un secolo dopo, nel 1970, lasciando in evidenza alcune tracce di affreschi, un avello ed altri elementi. Di grande importanza il meraviglioso lavatoio in pietra che sta al di sotto della chiesa di S. Pietro.4
  • 1. Sperandio, B. (2001). Chiese romaniche in Umbria. Perugia: Quattroemme. p.71.
  • 2. La proposta fu accetta dal Consiglio, il 28 dicembre 1862 e da Roma con rescritto (risposta favorevole) del 27 febbraio 1864. Cfr. Alfieri, A. (1900). Fossato di Vico: memorie storiche. Forzani. Citato dal sito web http://www.unitapastoralefossato.it/ visitato nel mese di gennaio 2013.
  • 3. Alfieri, A. (1900).Fossato di Vico: memorie storiche. Forzani. Citato dal sito web http://www.unitapastoralefossato.it/ visitato nel mese di gennaio 2013.
  • 4. S.Pietro. Sito web del comune di Fossatodi Vico http://www.comune.fossatodivico.pg.it visitato nel mese di gennaio 2013.
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