Chiesa di San Francesco

COMUNI dell'UMBRIA:

Edifici religiosi:

La chiesa di San Francesco è ubicata in piazza dei Consoli dove esisteva già nel XI secolo con il nome di Santa Maria; fu solo nel XIII secolo che passando ai francescani assunse l'attuale intitolazione e venne riedificata in forme gotiche.


L’esterno, più volte restaurato, è in conci di arenaria con semplice facciata a capanna, portale ogivale e rosone circolare in pietra bianca e rosata con motivi decorativi. Lungo il fianco destro si aprono sia un portale leggermente strombato con lisce colonnine che delle bifore ogivali che proseguono anche nell’abside. In prossimità di quest’ultima si erge l’antico campanile, un tempo coronato da cuspide, caratterizzato da aggettanti cornici marcapiano e bifore.

[img_assist|nid=677|title=Chiesa di San Francesco|desc=(Credit foto: Silvio Sorcini )|link=none|align=left|width=270]L’interno è a navata unica e copertura a capriate e conserva parte dell’antica decorazione pittorica. Partendo dalla parete destra, in una nicchia è raffigurato Sant’Antonio da Padova e i suoi miracoli (XV secolo) mentre a sinistra della seconda bifora è una Madonna con Bambino e santi grande affresco di scuola umbro-senese in parte perduto (XV secolo).

Nel presbiterio, sull’arco trionfale sono rappresentati i Quattro Evangelisti mentre nell’abside in alto a sinistra è raffigurata la Resurrezione di Cristo (XIV secolo).
Seguono nella parete sinistra una santa Caterina d’Alessandria, protettrice dei ceramisti di Deruta, e una Veduta di Deruta in mattonelle maiolicate di fabbricazione locale (1919), un Martirio di Santa Caterina e una Madonna con Bambino, Santa Caterina e un committente del XIV secolo.

Sempre sulla sinistra è la cappella della Madonna del Rosario e una nicchia con affreschi della Madonna con Bambino in trono tra san Francesco d'Assisi, san Bernardino da Siena, san Girolamo e sant'Antonio da Padova (XVI secolo), di Domenico e Orazio Alfani 1.

Nel primo altare a sinistra della chiesa, detto altare della Madonna dei Dolori, era inoltre un affresco, dell'ultimo quarto del XV secolo, raffigurante Dio Padre benedicente, san Romano, san Rocco e veduta di Deruta che alcuni attribuiscono a Vannucci Pietro detto il Perugino ed altri a Fiorenzo di Lorenzo2. Staccato nel 1953 è oggi conservato nella pinacoteca Civica.
Attiguo al fianco sinistro è il chiostro, infondo al quale è la porta che immette nel convento oggi sede del Museo regionale della Ceramica.3
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