Fabbrica

COMUNI dell'UMBRIA:

Altre emergenze architettoniche e culturali:

La Fabbrica puo' considerarsi il simbolo o memoria dell'economia agricola e dei tentativi di industrializzazione di Lugnano. Fu costruita, su disegno dell'Ingegner Paolo Zampi di Orvieto, nei primi anni del 1900 probabilmente dal conte Giovanni Vannicelli-Casoni.
La struttura e' caratterizzata dalla tipica architettura industriale dell'epoca. Venne utilizzata dal conte Filippo Vannicelli, intorno al 1920, per una industria per la fabbricazione di lampadine, denominata Helios, liquidata nel 1922. Successivamente ospita una mola e un pastificio, dotato di generatori di corrente, per breve durata anch'esso. Con il fallimento dei Vannicelli passa di proprieta' ad Ottorino Pimpinelli, poi al Santori che la utilizzano come centro agricolo: mola dell'olio, cantina, deposito di frumenti e cereali. Cosi' la utilizza anche il successivo proprietario, la RAS. Negli anni '90 viene acquistata dal Comune di Lugnano e con un progetto a scopo prevalentemente culturale viene parzialmente ristrutturata. Da qualche anno accoglie la sede dell'Antiquarium comunale prevalentemente costituito dai prestigiosi reperti della Villa romana di Poggio Gramignano e recentemente trasformatosi in vero e proprio Museo civico; il ricco archivio storico e notarile di Lugnano di cui fa parte l'antico statuto comunale, lo "Statuta Communitatis Terrae Lugnani" del 1508. Il primo piano della Fabbrica dal 2011 ospita il teatro denominato “Spazio Fabbrica”, un bellissimo nuovo teatro di 200 posti e completamente allestito per offrire laboratori culturali che riguardano teatro, danza, musica e rassegne teatrali. Dal 2012 l'edificio accoglie il museo storico della grande guerra 1915-19181
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