Eremo di Santa Illuminata

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Architettura secondo il periodo:

Edifici religiosi:

L'eremo di Santa Illuminata (XI) sorge a metà strada tra Alviano e Guardea lungo la via Amerina, alle pendici del Monte Civitelle, immerso in un bosco nelle vicinanze di una sorgente. Non lontano dall'eremo si trova la cosiddetta La Grotta di San Francesco a Guardea ove - secondo la tradizione - il santo soggiornò varie volte, dormendo sopra un masso di travertino, tuttora oggetto di culto.

 (Foto Panoramio © All Rights Reserved  by MarioPez)Eremo di Santa Illuminata
(Foto Panoramio © All Rights Reserved by MarioPez)

Secondo gli Annales camaldulenses, fu san Romualdo, nel 1007, ad erigere un eremo intitolato all’insigne concittadina santa Illuminata, martirizzata al tempo di Diocleziano nella zona di Todi. Ad eccezione di tale fonte, tuttavia, non vi sono chiare prove sull’origine romualdina del monastero. Mons. Raffaele Pastura, cancelliere vescovile e protonotario apostolico di Amelia (morto nel 1960), fa risalire la fondazione dell’eremo di Santa Illuminata a san Brunone di Colonia (1030-1101), fondatore dell'Ordine dei Certosini.

Agli albori del 1200 il monastero di Santa Illuminata fu ceduto ai Frati Francescani mentre sul finire del secolo, nel 1291, la chiesa fu arricchita di indulgenze da papa Nicolò IV. Al periodo francescano, dal XIII alla metà del XVII secolo, è legata la tradizione che vuole lo stesso san Francesco dimorare in una grotta nei pressi dell'eremo, alle pendici del Monte Civitelle, trascorrendo la notte sopra un grande masso di travertino, ove è riportata la scritta: LECTULUS B. FRANCISCI (giaciglio del beato Francesco).

Nel 1635 l'eremo di Santa Illuminata venne restaurato ma qualche anno dopo, nel 1652 fu soppresso da Innocenzo X (1644-1655) perché contava meno di 6 frati. Il monastero sebbene diroccato continuò ad essere abitato da eremiti fino ai primi anni dell'Ottocento, mentre la chiesa fu officiata dai Cappuccini di Lugnano in Teverina fino al 1830. Sul finire del XIX secolo, causa le pessime condizioni in cui versava ne fu interdetto l’accesso.

Ruderi della chiesa di Santa IlluminataRuderi della chiesa di Santa Illuminata, la porta
(foto by http://www.iluoghidelsilenzio.it/eremo-francescano-di-santa-illuminata-g... )
Dell'originale complesso monastico di Santa Illuminata rimane il solo impianto della chiesa romanica,: la parete sinistra dell’edificio, una parte dell’abside e lo spaccato dell'arco trionfale. Tutto il resto è ridotto allo stato di rudere.1

  • 1. "Da una descrizione fatta prima che l'edificio crollasse, sappiamo che la chiesa era dotata di un presbiterio e di tre altari; nelle cappelle esistevano inoltre quadri ed affreschi. Da Santa Illuminata proveniva anche una stele in travertino del secolo XI con elementi zoomorfi e geometrici, attualmente perduta." Farnedi, G., Togni, N. (2014). Monasteri benedettini in Umbria: alle radici del paesaggio umbro. Regione Umbria: Cesena: Centro Storico Benedettino Italiano, 2014. pp. 307-308.
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