Santuario di Forma Cavaliera

COMUNI dell'UMBRIA:

Archeologia:

A Forma Cavaliera nei pressi di un antica sorgente, oggi esaurita, si sviluppò a partire dal VII sec. a.e.v. un santuario, disposto su un pendio prospiciente il fosso Vorga, lungo un percorso che da nord si dirigeva verso la Piana di Leonessa. A differenza del Santuario di Forca di Ancarano che è identificabile come santuario di valico e di controllo del valico, quello di Forma Cavaliera appare, invece, come detto, in stretta relazione con un’antica sorgente e si confronta piuttosto con i santuari di pendio e di culto delle acque.

Il sito venne individuato negli anni Ottanta, quando lavori di aratura portarono alla luce alcuni reperti. In particolare dal rinvenimento di una fibula in bronzo a navicella con apofisi laterali si evinse che la frequentazione del santuario doveva risalire al VII sec. a.e.v. Il complesso in origine doveva essere articolato su terrazze digradanti, sostenute da strutture di contenimento realizzate in pietrame appena sbozzato, messo in opera a secco.

Nel 1998 la Soprintendenza Archeologica dell’Umbria ha avviato una ricerca sistematica nell’area del santuario. Lo scavo ha evidenziato il persistere di una stratigrafia non disturbata pertinente alle strutture del santuario, conservata sotto oltre 50 cm. di terreno, completamente alterato da riporti e movimenti di terra. Il contesto messo in luce è preromano e cronologicamente può essere riferito al VI–V sec. a. e.v.

Fra i materiali rinvenuti meritano di essere ricordati un bronzetto di Marte in assalto, alto cm 12.5, è rappresentato secondo il consueto schema iconografico con il grande cimiero e in atto di scagliare la lancia; una figura femminile di offerente, rappresentata con lunga veste liscia aderente ed in atto di porgere con la mano destra una offerta votiva di piccole dimensioni, forse un frutto, che rimanda nella rappresentazione dei tratti del volto e dell’intera figura a tipi tardo arcaici, databili intorno alla prima metà del V sec. a. e.v.

Accanto a questi esemplari, è ben documentata a Forma Cavaliera, la produzione di più diffusi bronzetti schematici, con rappresentazione di organi, maschili e femminili, e di quadrupedi. In ciò accostandosi al già ricordato santuario di Ancarano.1
  • 1. Costamagna, L. (1999). Monteleone di Spoleto: ricerche archeologiche a Forma Cavaliera. La Barrozza. Notiziario Quadrimestrale della Associazione Pro Ruscio, VIII(3). http://www.proruscio.it/ visitato nel mese di settembre 2012.
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