Santa Maria, mulino di

COMUNI dell'UMBRIA:

Altre emergenze architettoniche e culturali:

L’antico Mulino di Santa Maria, già appartenente all’abbazia di Santa Maria in Pantano, fu costruito sul torrente Naia nel 1794, ciò era desumibile da una targa presente sul muro dell'edificio oggi andata perduta. La struttura è costruita in pietra locale e mattoni con copertura in coppi, ed è del tutto simile a qualsiasi altro fabbricato rurale, ma la presenza della vicina accolta evidenzia la funzione di mulino.1

[img_assist|nid=545|title=Mulino Santa Maria|desc=(Credit foto: http://www.biosphera.info)|link=none|align=left|width=200]
La struttura si sviluppa su due piani. In due locali al piano terra venivano ospitati rispettivamente un mulino da olio ed un mulino da grano. Il locale che ospita il mulino da olio misura circa 8x6 m ed ha la caratteristica di contenere, oltre ai meccanismi del frantoio, anche un grande focolare. Un altro locale al pian terreno, di dimensioni più ridotte rispetto al precedente, ospitava il mulino da grano ed era dotato di due macine attualmente non più rinvenibili. I locali al piano superiore avevano la funzione di magazzino ed olivaio. Internamente i muri sono intonacati ed i solai sono composti con travi di quercia, murali e pianelle in laterizio. Il pavimento è in cotto. Il locale del frantoio contiene ancora buona parte dei meccanismi. È visibile infatti l'asse del ritrecine che si eleva fino all'altezza di circa 2,5 m ove sono presenti una corona ed un pignone che continua in un asse orizzontale collegato a sua volta sia all'asse della macina da olio sia alle altre pulegge che muovevano le altre macchine del mulino. Tutto il meccanismo è sorretto da robuste travi in legno di quercia.

Le opere di presa sono rappresentate da uno sbarramento sul torrente Naia che permette all'acqua di deviare sulla forma. La presa è chiusa da una paratoia in legno: quando si voleva addurre l'acqua al mulino la si doveva aprire. La forma è della lunghezza di circa un chilometro ed ha una sezione di circa m 0,8x1,0. Il canale di deflusso non esiste più.

Il mulino da grano lavorava a pieno ritmo durante tutto il periodo invernale ed in maniera più rallentata durante il periodo estivo, in dipendenza della portata del torrente. Il mulino da olio lavorava da novembre a marzo: si facevano due turni di lavoro di 12 ore con sei operai per ogni turno.2
  • 1. In realtà, fino agli anni '50, ossia fino a quando il mulino ha funzionato, erano presenti due bacini di raccolta di cui uno addossato al fabbricato e l'altro, di dimensione maggiore, separato dal primo tramite una strada. Attualmente il bacino più piccolo non esiste più ed al suo posto è presente un'area pavimentata al servizio dell'azienda agricola.
  • 2. Molino di Santa Maria. Circuito dei mulini ad acqua nei comuni di Massa Martana, Gualdo Cattaneo, Collazzone, Marsciano, Todi ed Acquasparta. Studio finanziato nell'ambito dell'Iniziativa Comunitaria Leader II. Ente committente G.A.L. Media Valle del Tevere. Sito web Associazione scientifica e culturale "biosphera" http://www.biosphera.info visitato nel mese di settembre 2012.
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