Vallone San Lorenzo, necropoli

COMUNI dell'UMBRIA:

Archeologia:

Vasto sito archeologico a cielo aperto di notevole interesse: la necropoli di circa 3000 tombe della civiltà umbro-etrusca risale al VI-IV sec. a.C. ubicato ad ovest dell’abitato di Montecchio, lungo le colline che digradano verso il Tevere, a breve distanza dalla confluenza con uno dei suoi maggiori affluenti, il Paglia.
Data l'ampiezza della necropoli - che interessa le pendici dei bassi colli di S.Lorenzo, del Podere di Copio I e II e del Podere di Raiano - è quasi certa l'esistenza in zona di un antico insediamento (forse Copio) sulle rive del Tevere, tuttavia non è stato ancora localizzato. il frequente ritrovamento di frammenti di ceramiche e laterizi di varie epoche sulla stretta pianura di Copio, che dall’alto domina le forre del San Lorenzo e del fosso di Raiano, fa ritenere plausibile l’ubicazione in quel luogo del centro abitato, i cui limiti cronologici – desunti in base ai materiali – corrispondono a quelli della necropoli, fra VI e IV sec.a.C. Sul sito si è poi sovrapposto un insediamento rustico romano, come risulta dai resti di ceramica comune e sigillata della prima età imperiale.



"Le tombe si sviluppano lungo le pendici delle colline digradanti verso il torrente, su diversi livelli ed evidentemente ai lati di strade che ne lambivano i bordi. Si tratta di sepolture a camera, scavate nel terreno. Nella maggior parte dei casi sono precedute da un dromos in leggera pendenza, chiuso dalla porta di accesso alla tomba, formata da un lastrone di travertino. La camera ha forma quadrangolare, con soffitto piano o lievemente displuviato ed è munita sui lati e sul fondo di banchine ricavate nello stesso matile e destinate alla deposizione rispettivamente dei corpi e dei corredi. [...] Lo scavo delle tombe lungo il fosso San Lorenzo ha restituito una notevole quantità di materiali di corredo, sia pure in parte manomessi per i ripetuti interventi clandestini susseguiti nel corso degli anni. [...] Fra i metalli, vanno ricordati i vari strumenti per la preparazione e la cottura dei cibi e per il banchetto, frequenti nelle sepolture di ambito etrusco e italico fra gli strati sociali più alti; fra le ceramiche sono degne di nota molte kylikes attiche, che pur non essendo di qualità molto elevata mostrano la frequenza di circolazione di merci comunque costose. Prodotti in ambiente volsiniese sono invece i buccheri, rinvenuti in grande quantità, e le ceramiche etrusche dipinte attribuite al Gruppo di Orvieto".1 I materiali rinvenuti sono visibili presso Antiquarium Comunale di Tenaglie . La Necropoli umbro-etrusca e visitabile con partenza dal punto informativo della Pro Loco (via del Giuoco, Montecchio).2
localizzazione:
Valutazione:
Average: 3.6 (1 vote)