San Nicolò, chiesa di

COMUNI dell'UMBRIA:

Edifici religiosi:

La cinquecentesca parrocchiale di San Nicolò, dichiarata monumento nazionale, fu progettata da Ippolito Scalza e costruita nel 1576 su un edificio religioso duecentesco. L'interno è ad una sola navata con due cappelle; alle pareti è un ordine di paraste inquadranti archi, sormontato da un attico finestrato. La pietra grigia basaltina e l'intonaco danno un'intonazione toscana, brunelleschiana.

Nella cappella del SS. Sacramento, a destra, un prezioso trittico di Giovanni di Paolo, senese (1440), raffigurante S.Giacomo di Compostela, la Madonna in trono col Bambino, S. Nicola e, nelle cuspidi, Annunciazione e Cristo Benedicente. Sotto l'altare riposa il corpo di S. Longino, compatrono del paese. Il soffitto, a cassettoni, è stato restaurato da Paolo Zampi, ingegnere orvietano, nei primi anni del 1900; precedentemente era ricoperto da un grande telo sul quale erano dipinti la Madonna tra gli angeli sopra una grande nuvola e S. Nicola in basso.

[img_assist|nid=252|title=|desc=(Credit foto: Comune di Baschi)|link=none|align=left|width=250|height=334]Sopra la porta centrale c'è un piccolo organo acquistato nel 1777 dalla Confraternita di S. Bernardino che conta 500 canne ed è a una sola tastiera. All'esterno la chiesa mostra una bella facciata rinascimentale così descritta dall'architetto Renato Bonelli, di Orvieto: "...armonia felice nella zona inferiore; purezza di linee, purezza compositiva e di disegno: una facciata disegnata che pian piano sfuma in alto in una diversa plastica. In basso la trabeazione corre rettilinea, non ha risalti, ha solo un risalto d'angolo, invece in alto la trabeazione è rotta più volte in corrispondenza del timpano secondario e delle lesene superiori. Quindi la facciata man mano che marcia verso l'alto si sfrangia, si articola, ha delle variazioni che contribuiscono a darle slancio. Le porte hanno un'aria fiorentina, sembrano disegnate da un toscano".1,2
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