Castello Bufalini

COMUNI dell'UMBRIA:

Architettura secondo il periodo:

Edifici abitativi:

Edifici fortificati:

Grandioso e imponente il castello Bufalini a San Giustino fu trasformato nel corso del XVI secolo da fortilizio medioevale in una signorile residenza Rinascimentale. Fin dall'XI secolo si provvide a San Giustino alla sistemazione di fortilizi e ridotte, che potessero difendere il fertile suolo dai passaggi devastatori delle truppe.

[img_assist|nid=91|title=Castello Bufalini|desc=|link=none|align=center|width=449|height=306] Nella seconda metà del 400 si erano gettate le fondamenta e parzialmente alzate le mura di un importante fortilizio di proprietà della famiglia ghibellina dei Dotti di Sansepolcro, con l'impiego di maestranze lombarde secondo il progetto dell'architetto romano Mariano Savelli e le indicazioni di Giovanni e di Camillo Vitelli, uomini d'arme ed esperti in architettura militare.

I reggitori della città di Castello affidarono in seguito la ripresa e la continuazione dell'edificio alla famiglia Bufalini. Il 27 aprile 1487 venne quindi donata a Niccolò di Manno Bufalini l'area dell'edificio a condizione che ne completasse la fabbrica secondo il progetto di Giovanni Vitelli ingegnere militare.1 La fortezza fu edificata a forma di quadrato irregolare con torri agli angoli raccordate da camminamenti merlati e fossato perimetrale a pianta stellare con ponte levatoio; il tutto dominato dalla mole della torre maestra.

Successivamente, come anticipato, a partire dagli anni 30 del sec. XVI, il castello Bufalini viene trasformato dall'abate Ventura e dal fratello Giulio Bufalini in una dimora signorile fortificata con ampie logge di gusto tardo-rinascimentale e varie stanze distribuite intorno ad un cortile interno con due lati porticati. L'opera venne realizzata dai maestri lombardi di Città di Castello e di Citerna e dai maestri scalpellini di Sansepolcro, con il progetto dell'architetto fiorentino Giovanni di Alesso detto Nanni Unghero o Ongaro (Firenze 1490-ca. 1546) della cerchia dei San Gallo.

All'interno dell'edificio sono conservati pregevoli cicli pittorici di Cristofano Gherardi (Sansepolcro 1508-1556) ed un prezioso arredo di pertinenza, con opere dal sec. XVI al sec. XX, che testimoniano gli interessi storico-artistici dei Bufalini di Città di Castello con personaggi che si sono distinti in ambito giuridico, ecclesiastico e militare al servizio dei principi italiani e dei reali di Spagna, d'Inghilterra e di Francia, agevolati dalla parentela con il cardinale Giulio Mazzarino.

Il complesso del castello Bufalini e l'annesso giardino è rimasto di proprietà dei Bufalini dal 1487 al 1989, anno in cui è stato acquistato dallo Stato Italiano per finalità museale e culturale. 2
  • 1. Tarchi, U. (1942). L'arte nell'Umbria e nella Sabina. L'arte del rinascimento (e secoli posteriori) nell'Umbria e nella Sabina : 5: Architettura civile : (dal principio del sec. 15. a tutto il sec. 18). Milano: Garzanti.
  • 2. Informazioni tratte da una nota storico descrittiva a cura di Giuditta Rossi, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza B.A.P.P.S.A.E. dell'Umbria, redatta in occasione della rassegna "Storie di Ville e Giardini" ed. 2005
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