Regnano, palazzo

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Edifici abitativi:

Situato nel fondovalle tiberino, in un sito di pianura, inglobato nelle ultime propaggini settentrionali di Città di Castello, sorge il complesso settecentesco di Villa Facchinetti o Palazzo Regnano. Risultante di una stratificazione storica che parte dal Medioevo, probabilmente nato come fortificazione, ha mutato nel corso dei secoli aspetto e destinazione d’uso. A metà del Quattrocento diventa probabilmente dimora gentilizia e subisce ulteriori trasformazioni tra il XVII e il XVIII secolo. Nell’ultimo secolo altre trasformazioni ne hanno alterato il rapporto con il paesaggio circostante: la costruzione della superstrada E 45 a causa della quale è stato interrotto il collegamento del giardino con il fiume Tevere e la realizzazione della linea ferroviaria immediatamente prospiciente il cancello monumentale con pilastri ed ali in mattoni. Dal cancello si diparte il lungo e rettilineo viale principale dai cipressi secolari, che dopo aver intersecato la strada poderale che attraversa i campi coltivati intorno (incrocio segnato da quattro pini marittimi secolari), raggiunge la villa.
L’edificio padronale ha una forma di C asimmetrica che stringe un piccolo cortile chiuso sul lato verso il giardino da un semplice muro. Il corpo della villa si sviluppa su tre piani di cui i due superiori sono più arretrati lasciando posto ad un terrazzo sul lato sinistro del fronte principale. La parte posteriore dell’edificio è fronteggiata da due corpi gemelli ad un piano con funzione di limonaie. Questi sono ornati da nicchie con mascheroni e piccole fontane, sormontate da stemmi accoppiati in terracotta. I due edifici in forma di ali chiudono una piccola corte esterna al palazzo e contemporaneamente definiscono la testata del notevole giardino all’italiana. Interessanti all’interno della villa sono il salone da ballo con colonne e ballatoio decorati e la cappella affrescata dedicata a S. Lorenzo.
Il giardino, chiuso ai lati da un alto muro di recinzione, è di forma rettangolare, proteso verso il fiume ma interrotto dalla E 45. D’impianto ottocentesco è costituito da una fontana centrale circolare e polilobata intorno alla quale si dispongono quattro grandi aiuole di bosso quadrate con spigoli a curva concava, suddivise ulteriormente all’interno, da volute e semisfere in bosso. All’interno del giardino, importanti sono anche i vasi di terracotta con i limoni e statue marmoree rococò. Notevole è anche il voltabotte di bosso a tre volute che si estende lungo l’asse centrale del giardino, verso il fiume, il cui ingresso viene messo in evidenza da due statue disposte ai lati. Accanto al voltabotte, a concludere l’area verde, è situata l’ex scuderia. Tutt’intorno al complesso si sviluppa una ricca vegetazione di pini ed altre essenze.
La villa è di proprietà privata. 1
  • 1. Le informazioni riportate sono tratte dallo "Studio di fattibilità. Rete regionale per la valorizzazione di ville, parchi e giardini nel paesaggio rurale. Servizio promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici" della Regione dell'Umbria
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