La Montesca, villa

COMUNI dell'UMBRIA:

Edifici abitativi:

Villa La Montesca (anche villa Franchetti) è situata a mezza costa, alle pendici digradanti del Monte Arnato, verso la piana del tevere e domina il corso superiore del fiume e la vicina Città di Castello. Essa rappresenta la tipologia tardo ottocentesca ispirata al Rinascimento e al Manierismo della residenza estiva della nuova aristocrazia. Fu eretta ex novo sotto progetto dell’architetto fiorentino Giuseppe Boccini, nella seconda metà dell’Ottocento, dai baroni Leopoldo e Giulio Franchetti in contemporanea a quella di Piediluco, attuale Villalago.

Nel 1901 vi fu aperta una scuola elementare gratuita per i figli dei contadini, sperimentando organizzazione e indirizzi didattici innovativi che culminarono con l’esperienza di Maria Montessori, ospite della villa e amministratrice della scuola per due anni. Fu anche utilizzata come casa di riposo per maestre anziane.

La villa è a forma di T, con un fronte di 45 metri ed una profondità di 15. Il corpo centrale è sviluppato su tre piani, è affiancato ai lati da due corpi sporgenti che si alzano di un ulteriore piano loggiato, coperto da un tetto a padiglione fortemente sporgente alla maniera fiorentina. Il loggiato del corpo a nord è parziale, conferendo insieme alla testata del portico a piano terra, una certa asimmetria alla facciata.Tutti i fronti sono scanditi orizzontalmente da fasce marcapiano e verticalmente da paraste a bugne di pietra serena. A conci bugnati sono anche il portale ad arco dell’ingresso, gli archi del portico, tutte le finestre, sia quelle architravate, che quelle ad arco del primo piano. L’interno della villa è ricco di sale sontuose decorate con pitture e sculture di numerosi artisti come Clemente Marini, Giovanni Panti, Ernesto Bellanti, Antonio Passaglia.

Il complesso comprende oltre alla villa anche la casa del custode, la limonaia, la scuola Montessori e la foresteria. Di particolare rilievo è la casa del custode, vicina alla villa e di stile analogo. Il fronte principale con la loggia a piano terra, i due corpi laterali avanzati e la terrazza al piano primo, ricorda come detto Villalago di Piediluco, di cui riprende anche i colori e le finiture di facciata.

All’esterno, davanti alla villa si apre un grande piazzale erboso con vascone centrale. Tutt’intorno si sviluppa il parco che è di tipo naturalistico con sentieri e vialetti ad andamento curvilineo; esso ha una vegetazione d’alto fusto molto densa da confondersi con quella spontanea del monte su cui si estende. Una sua caratteristica peculiare è la ricchezza e la varietà di essenze impiegate provenienti dall’America, da zone fredde e temperato fredde d’Europa e dell’Asia, contraddistinte da cartellini con le indicazioni botaniche di riconoscimento, che lo rendono un vero e proprio orto botanico. Poco resta dei due viali d’accesso: quello rettilineo e perpendicolare alla villa è completamente scomparso, quello tortuoso che sale dalla strada provinciale è diventato strada comunale, perdendo il doppio filare di noci che lo caratterizzava.

La villa attualmente è di proprietà della Regione Umbria ed è utilizzata, insieme a tutti gli altri edifici del complesso, come centro europeo di formazione ambientale, formazione e specializzazione sugli appalti pubblici e come sede distaccata dell’Università degli Studi di Perugia per tre corsi di laurea.1
  • 1. Le informazioni riportate sono tratte dallo "Studio di fattibilità. Rete regionale per la valorizzazione di ville, parchi e giardini nel paesaggio rurale. Servizio promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici" della Regione dell'Umbria
localizzazione:
Valutazione:
Average: 3.6 (1 vote)