Gelosi Leonetti, casino

COMUNI dell'UMBRIA:

Edifici abitativi:

Costruito nel 1580 circa intorno a due preesistenti torri colombaie, di cui una, in posizione isolata e posta a cavallo del viale alberato, e l’altra inglobata nel corpo di fabbrica destinato alla dimora padronale. Allineati sul lungo viale orientato in direzione dell’abitato di Baiano, si dispongono, da un lato, il casino e la coeva casa colonica giustapposta e di minore altezza e dall’altro, la bella cappella affiancata da un modesto corpo di fabbrica destinato a magazzino. Sul retro del casino si estende il modesto giardino su cui si apre un secondo ingresso. Il casino, di pianta rettangolare, si articola su due piani oltre ad uno seminterrato. La semplice, ma elegante facciata principale, orientata a nord ovest verso il piano, è ornata dal bel portale inquadrato da paraste e sormontato dal balcone su cui si apre una porta finestra incorniciata da modanature di stile settecentesco. L’alta ed elegantissima torre palombara, in posizione isolata che fungeva da ingresso, è coronata da un plastico cornicione e pregevoli decorazioni settecentesche. Slanciati arconi di passaggio, delimitati da paraste e sormontati da cornicione marcapiano costituiscono la parte basamentale della costruzione. In asse con quest’ultimi, sono articolate le eleganti aperture del livello superiore, dotate di paraste laterali e timpano triangolare. Originariamente il casino era privo di cappella; essa fu realizzata di fronte alla casa di servizio nel 1623. Dedicata alla Madonna del Rosario, è affiancata da un magazzino e dal filare di cipressi che proseguono sul viale verso Baiano. Sul retro del casino si estende il modesto giardino che originariamente doveva essere organizzato secondo un disegno formale di cui resta testimonianza un bel nicchiane di fondo ed una piccola fontana, anticamente in pietra, alimentata da una sorgente vicina. Nella dimora, attualmente utilizzata come casa seconda, si conservano alcuni esempi di arredo cinquecentesco ed in una stanza del primo piano destinata a “studiolo”, sono stati riportati alla luce alcuni dipinti risalenti alla fine del ‘500 e rappresentanti la storia dell’arca di Noé. Pregevoli anche gli affreschi presenti nella cappella risalenti alla fine del ‘600. Situato nei pressi dell’abitato di Madonna di Baiano, in giacitura pianeggiante, il casino Leonetti riveste particolare interesse in quanto unico esempio cinquecentesco che conserva sostanzialmente inalterato l’impianto originario. Nel XVII sec. fu sede di un importante cenacolo che ospitò l’olandese Van Eck, promotore dell’Accademia dei Lincei di Roma e Galileo Galilei. Attuaòmente il complesso è di proprietà della famiglia Leonetti Luparini. Della vasta proprietà terriera di pertinenza, faceva parte anche un mulino successivamente pervenuto alla famiglia Merini. [bib]152[/bib],[bib]247[/bib],1
  • 1. cfr. L. Pompjli, Dal Rinascimento alla fine del ’700, in Immagini e memorie di Spoleto, Spoleto, 1964
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