San Montano, chiesa di

COMUNI dell'UMBRIA:

Architettura secondo il periodo:

Edifici religiosi:

La chiesa di San Montano ha un impianto originario romanico, confermato da alcuni resti rinvenuti sulla muratura degli altari, probabilmente danneggiato dal terremoto del 1328. Anticamente dipendeva dalla Pieve di Santa Maria delle Cascine.
Nel XIV secolo la chiesa iniziava a metà dell'attuale lunghezza con due arcate chiuse da sbarre di ferro con porticina al centro, ciò affinché i simulacri fossero visibili ai passanti. Avvalorano questa ipotesi i fori presenti sui gradini ove erano inseriti i pali di ferro.

Dopo la ricostruzione la chiesa presenta una facciata in stile cinquecentesco con due lunette vuote a grate di ferro, rispetto al passato presenta una prima parte coperta a cassettoni che costituisce una sorta di nartece.1 Nella ricostruzione la chiesa venne ampliata con l'aggiunta di una seconda navata. L'altare della navata di destra è dedicato a San Montano ed anticamente sopra l'altare era un grande arco in pietra, con al centro il basamento per la statua del santo. In seguito l'arco fu coperto da una cornice.

Per la navata di sinistra fu eretto un altare in pietra nei cui pilastri sagomati sono scolpiti due candelieri sostenenti un arco a tutto sesto con sculture di stelle e teste cherubiche. In occasione di un restauro effettuato nel 1960 fu posta nell'altare la tavola della Madonna della Mercede (1485 circa) attribuita a Filippino Lippi ed ora esposta nella sala Facchinetti del Museo diocesano di Spoleto.2,3
  • 1. Corto atrio largo quanto la chiesa stessa.
  • 2. "La pala d’altare fu presumibilmente commissionata a Filippino quando, nel 1490, in previsione della realizzazione della tomba del padre Filippo, visitò la cattedrale di Spoleto. L’incarico venne da una corporazione di droghieri originari del luogo, ma residenti a Firenze. All’interno di una cornice originaria, costituita da due pilastri terminanti in capitelli, sono raffigurati la Madonna del Latte tra i santi Montano martire e Bartolomeo apostolo, patroni del paese. Sotto San Montano è raffigurato il suo leggendario miracolo di fare arare un orso insieme ad un bue, il cui compagno il primo aveva divorato. Sotto la figura di San Bartolomeo viene rappresentato lo stesso che cammina con la propria pelle sulle spalle, dopo esser stato scuoiato." Mancini, E. (2008). Musei in Umbria. Museo diocesano e Basilica di Sant'Eufemia. Spoleto. Pubblicazione della Regione Umbria - Assessorato Beni e attività culturali. Assisi: Tipolito Properzio.
  • 3. Fabbi, A. (1963). Preci e la valle Castoriana. Documentario storico-artistico della diocesi di Norcia. Spoleto. pp. 156-157.
localizzazione:
Valutazione:
No votes yet