Spinola, villa

COMUNI dell'UMBRIA:

Edifici abitativi:

Villa Spinola è documentata dalla seconda metà del ‘500 come proprietà di una delle più importanti famiglie della nobiltà dei Perugia, di cui San Pietro Vincioli, monaco benedettino che fondò l’Abbazia di San Pietro a Perugia, fu un illustre rappresentante.

Nei secoli successivi la villa passerà per un breve periodo ai Bontempi, poi ai Rossetti, discendenti dei famosi artisti, orefici amici di Pinturicchio e Raffaello, arrivati in città alla fine del ‘400, autori tra le altre cose, del reliquiario del Santo Anello conservato nella Cattedrale. I Rossetti mantennero la Villa fino ai primi dell’800, quando venne venduta al Cardinale Spinola, dal 1819 Cardinale Legato di Perugia. Da questo proprietario per un certo periodo si usò chiamarla San Martinello del Cardinale. Nel 1956 i discendenti del Cardinale vendettero alla Famiglia Margaritelli, attuali proprietari. Il Casino Padronale non è più abitato dagli anni ’80, ed è ora sede della Fondazione Giordano, che lo utilizza come sede delle proprie attività culturali e di promozione dell’Azienda.
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La Villa risulta con l’assetto attuale già nel Catasto Chiesa del 1727. Al centro dei un enorme bellissimo parco, ricco d’acqua e vegetazione. Il viale alberato di pini marittimi, è invece una sistemazione del primo dopoguerra. All’interno, austero e raffinato alcune lapidi ricordano gli illustri proprietari e gli illustri ospiti. Sicuramente il più importante, l’arcivescovo di Perugia, Gioacchino Pecci, poi Papa Leone XIII, che amava sostare nella Villa, in cui aveva un piccolo appartamento privato. 1
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