I ruderi di quella che era l’Abbazia Celestina sono situati tra le colline che dominano la valle del Tevere, si distinguono le mura della cripta, a due navate, terminanti ognuna con un’abside semicircolare, il chiostro e la torre campanaria. L’edificio esisteva già, come casa benedettina, nel 1109, con il nome di San Paolo di Valdiponte, e tra il XIII secolo e la prima metà del XIV, al suo massimo splendore, ospitava circa dieci monaci.