Pieve di San Gregorio

COMUNI dell'UMBRIA:

Architettura secondo il periodo:

Edifici religiosi:

La Pieve di San Gregorio è situata a circa un chilometro dal paese di Castel Ritaldi, lungo la direttrice Spoleto-Montefalco, sulle colline che costeggiano sul lato occidentale la Valle Umbra tra Foligno e Spoleto.

 Comune di Castel Ritaldi)Pieve di San Gregorio
(Credit foto: Comune di Castel Ritaldi)

La chiesa viene menzionata in un documento del 1067 che attesta l'istituzione della canonica di S.Maria a Spoleto; tra i beni a questa donati dal Vescovo Andrea figura, appunto, la Plebe sancti Gregorii. A quell'epoca doveva quindi esistere una piccola chiesa rurale, ad aula unica più bassa di quella attuale e forse dotata di abside, della quale oggi rimane solo la base. Tuttavia, da una parte la presenza di alcuni reperti reimpiegati nelle pareti Nord e Sud e dall'altra il ritrovamento di un frammento di un sarcofago del IV secolo e di due epigrafi romane(una fà da gradino al fonte battesimale e l’altra fà da mensa all’altare) rendono plausibile l'ipotesi che essa sia stata costruita ov'era l'area cimiteriale di un pagus romano intorno alla seconda metà del X secolo.

 Comune di Castel Ritaldi)Campaniletto della Pieve di San Gregorio
(Credit foto: Comune di Castel Ritaldi)

Nel corso del secolo la Pieve di San Gregorio subì vari interventi, il primo dei quali nel 1141, data questa che compare in uno dei conci della ghiera del portale e probabilmente si riferisce alla conclusione della facciata. Tra il XII ed il XVI secolo vengono realizzati alcuni lavori, fra questi il parziale rifacimento in mattoni con pilastrini della parete Nord e l'edificazione di un piccolo annesso ( che ampliato nel corso dei secoli è oggi una casa su tre livelli lunga quanto la chiesa).

Un manoscritto del 1728, che per la prima volta cita la sacrestia, attesta di altre trasformazioni subite dalla chiesa tra il XVII ed il XVIII secolo, a seguito di un evento distruttivo che determinò il crollo della parete Est coinvolgendo l'abside ed il campanile. Al termine dei lavori la configurazione volumetrica dell'edifico sarà quella documentata dal catasto Greogoriano del 1835. Infine, a seguito dei danni riportati con il terremoto del 1997 è stata consolidata e ripristinata in facciata con la realizzazione del rosone.1

Architettonicamente la Pieve di San Gregorio si presenta oggi a navata unica con tetto a due falde su capriate, ha una singolare facciata in filari di conci squadrati e spianati bianchi e rosa. Il portale, a rincasso semplice, è decorato da quattro ghiere, sulle due centrali gira uno splendido fregio, ancora ben conservato, con figure di animali, mostri e vegetali appartenente alla tradizione simbolico-pedagogica del cristianesimo medievale. In particolare in basso a sinistra è un leone dalla cui bocca esce un tralcio che corre per tutta la lunetta e finisce nella bocca di un leone all’altra estremità. Dopo il leone da sinistra è rappresentato un uomo che addenta un grappolo d’uva, Sansone a cavalcioni del leone; un leone e un grifo che addentano il racemo fiorito; nella chiave dell’arco è una figura femminile, forse la Speranza; seguono un biscione alato, animali in lotta; e un pavone che con il becco cerca di spezzare il racemo. La ghiera esterna reca al centro, su un concio, la ricordata iscrizione AN.ML.C.XL.I. (anno 1141); quella interna è liscia.

Sopra il portale, come detto, è presente nuovamente, dopo gli ultimi restauri il rosone. Precedentemente vi era invece una finestra rettangolare. Ad incorniciarlo i quattro simboli degli Evangelisti, due dei quali a modo di protome sorreggono due colonnine che lo separano da due nicchie.
 Sperandio,2001)Pieve di S.Gregorio, prima del rifacimento del rosone
(Credit foto: Sperandio,2001)

Sopra le nicchie sono due maschere demoniache con iscrizione, PAMEA e GENOFAGUS INFERUS, e rispettivamente, a fianco di queste, due bassorilievi che raffigurano i profeti JEREMIAS ed GEZECHIELE, come indicato dalle iscrizioni. Epicentro della facciata, al centro del rosone, era l'Agnus Dei circondato dall'iscrizione ANIMALIA SANCTUM QUATTUOR HUNC AGNUM CLANGUNT (Gli animali dei quattro santi acclamano questo agnello), oggi murato nel campanile a vela della chiesa.

Internamente la chiesa è a semplice aula rettangolare completamente intonacata. Una piccola e modesta cantoria in legno, datata MDCCCXL sovrasta l'ingresso, alla sinistra del quale è il fonte banesimale, ricavato in un forte ispessimento murario, che, come detto, ha come gradino una pietra con epigrafe romana. Il pavimento è suddiviso in grandi riquadri all'interno dei quali i mattoni sono posti a «spina di pesce». A metà dell'aula due semplici altari: a sinistra l'altare della Madonna del Carmine e a destra quello di San Benedetto Martire le cui reliquie furono traslate dalle catacombe di Roma nel 1808; accanto a questo altare, sulla sinistra, è murato un piccolo bassorilievo con tre volti virili forse appartenente ad un sarcofago paleocristiano.

In fondo all'aula l'altare maggiore di San Gregorio la cui mensa è, come anticipato, una grande pietra con epigrafe romana, probabilmente pane di una sepoltura. Sull'altare è una tela di Angeli da Bevagna dell'inizio del XIX secolo, raffigurante la Madonna e San Gregorio. A destra e sinistra dell'altare maggiore due piccole porte conducono alla sacrestia, con pavimento in mattoni posti «in guide e fasce»; questa era collegata direttamente da una piccola scala al primo piano della casa, attraverso una porta oggi murata.2, 3


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  • 1. Per i particolari di quest'ultimo intervento si veda il sito web dell'ARPAI (Associazione per il Restauro del PatrimonioArtistico Italiano, all'url http://www.arpai.org/castel-ritaldi-pg-pieve-di-san-gregorio-1999/ visitato nel mese di ottobre 2013.
  • 2. Nigro, F., Oliva, G. (1995). La Pieve di San Gregorio a Castel Ritaldi. Ricostruzione della lunga storia di una pieve dello spoletino. In Bollettino Storico della città di Foligno, XIX, 243-268, Foligno: Accademia Fulginia di Lettere Scienze e Arti.
  • 3. Sperandio, B. (2001). Chiese romaniche in Umbria. Perugia: Quattroemme. pp.54-55
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